Pastiera napoletana a Roma: dove comprarla

Pastiera Artigianale

Natale si avvicina e sulle tavole di tutta Italia ormai regna sovrana la signora Pastiera napoletana. Sebbene fosse nato come dolce pasquale, oggi la si gusta per qualsiasi ricorrenza e anche fuori stagione.

È tra i dolci partenopei più richiesti in assoluto… scopriamo insieme i segreti e peculiarità della pastiera napoletana, come nasce questo dolce e perché questa tradizione è tra le preferite in assoluto per celebrare i momenti in famiglia e coi propri cari a tavola.

Pastiera napoletana: le sue origini greco-romane

Secondo molteplici fonti la pastiera napoletana con la su ricchezza di ingredienti come la conosciamo oggi affonda le sue radici nel mito pagano. Facendo un salto sino all’epoca greco-romana chiamiamo in causa il mito della creazione della parte antica della città.

Non tutti sanno che Napoli, nella sua parte antica fu chiamata Parthenos per la sirena Partenope che la aveva scelta per vivere godendo del bel Golfo. In quel luogo si spandeva la sua voce melodiosa e dolcissima e alla sua morte continuava ad essere celebrata con un misterioso culto.

La popolazione della città antica portava nel luogo in cui si era arenata la sirena sette doni: la farina che simboleggiava la ricchezza, la ricotta simbolo dell’abbondanza, le uova simbolo univoco della fertilità; il grano cotto nel latte espressione del regno animale e vegetale; i fiori d’arancio ovvero i profumi della terra campana uniti alle spezie.

Lo spirito di Partenope gradì i doni li volle mescolare donando a Napoli Antica questo dolce unico chiamato Pastiera. Sebbene il mito non certifichi la nascita così antica del dolce, è indubbio che sia il più amato dai napoletani e non solo, per tale motivo la sua succulenta prelibatezza ha superato indenne il cambiamento dei gusti e il passare dei secoli.

Le origini della pastiera napoletana e le focacce rituali

Un’altra storia che potrebbe certificare la nascita della pastiera nei tempi reconditi dell’Impero romano è connessa alla celebrazione della Primavera da parte delle sacerdotesse consacrate a Cerere. Pare che queste portassero nelle loro processioni le uova, simbolo della rinascita, una morbida crema di ricotta speziata, pane di farro detto anche focaccia rituale e che il tutto venisse offerto nella notte della Dea. Tradizione che da pagana divenne cristiana sotto Costantino. Pare che i catecumeni dopo il battesimo fossero congedati con questi ingredienti la notte di Pasqua.

La migliore pastiera napoletana, da San Gregorio Armeno a Roma

A prescindere dai miti, con molta probabilità, come gran parte dei dolci partenopei che hanno fatto storia, anche la pastiera nacque nel XVI secolo tramandata da convento in convento. Nella famigerata strada di San Gregorio Armeno, luogo in cui si vendono presepi e pastori nel cuore del centro storico di Napoli, un’ignota suora volle preparare nel convento di Santa Patrizia, un dolce in grado di associare il simbolismo di ingredienti come le uova, la ricotta e il grano le spezie provenienti dall’Asia e il profumo dei fiori d’arancio del giardino del convento.

Le suorine di Santa Patrizia e quelle del convento di San Gregorio Armeno divennero poi famose per la preparazione delle pastiere, regalandole alle famiglie aristocratiche della città che davano loro delle cospicue offerte.

Nelle fonti la scrittrice e gastronoma Loredana Limone dice:

“Quando i servitori andavano a ritirarle per conto dei loro padroni –- dalla porta del convento che una monaca odorosa di millefiori apriva con circospezione, fuoriusciva una scia di profumo che s’insinuava nei vicoli intorno e, spandendosi nei bassi, dava consolazione alla povera gente per la quale quell’aroma paradisiaco era la testimonianza della presenza del Signore”.

Si racconta che persino la mesta regina Maria Teresa D’Austria, appellata dal popolo “quella che non ride mai”, consorte di Ferdinando II di Borbone, si mise a ridere dopo averla assaggiata la prima volta ed era Pasqua. Da quel momento in poi divenne un dolce pasquale.

La ricetta originale della pastiera napoletana a Roma

Nella nostra pasticceria realizziamo la ricetta originale della pastiera come sancito dalla tradizione napoletana. E così buona che la ricetta classica non poteva essere stravolta. La pastiera è costituita da un guscio delizioso di pasta frolla con farina, uova, strutto e zucchero collocata in una tortiera bassa di alluminio con i bordi lisci e svasati max 5 cm. In passato le pastiere erano grandi come ruote da carro e alte 10 cm.

All’interno del guscio di pastafrolla vi sono: latte, zucchero, ricotta di pecora, grano, frutta candita, uova, vaniglia, scorza d’arancia, fiori d’arancio e un pizzico di sale che esalta la cannella in polvere. Come una crostata vi saranno poi le striscioline in pasta frolla con spolverata di zucchero a velo finale quando si raffredda.

Quando sforniamo le pastiere napoletane qui nel nostro laboratorio di Roma il profumo di cannella si sente davvero per ore ed è delizioso!

La tradizionale pastiera di origine partenopea realizzata dai nostri pasticceri è disponibile sia in versione piccola pasticceria che grande, i nostri prodotti freschi sono disponibili qui da noi e online con consegna solo su Roma in tutto il raccordo.

Scegli di coronare il tuo Natale e le tue festività con la nostra pastiera napoletana originale a Roma nord.

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