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Home » Il Blog degli Amanti della Pasticceria » Il migliore Babà di Roma
Sul web sono molti coloro che cercano i prodotti di pasticceria napoletana a Roma. Mentre ormai è più semplice trovare ovunque la pizza napoletana o la pastiera, è molto più complesso trovare una pasticceria che realizzi un babà con i fiocchi a Roma.
Scopriamo da dove nasce il Babà e perché è così amato in tutta Italia.
Pare che il babà sia giunto alla ribalta nella prima metà del ‘700 grazie all’opulenta corte dei Borbone re di Napoli e del Regno delle due Sicilie. Questo ha fatto sempre pensare che fosse nato a Napoli.
Divenne subito così fortunato nella diffusione perché è un dolce semplice negli ingredienti, anche se complesso nella creazione e perfetto per tutte le stagioni.
La corte partenopea aveva bisogno di un prodotto di pasticceria slegato dalle feste religiose come Natale e Pasqua, da impiegare per i grandi banchetti ma anche per battesimi e matrimoni.
Ancora oggi il babà napoletano portato in tavola fa subito festa, si presta a ogni banchetto e ricorrenza ed è perfetto sia in versione monoporzione a “tappo” bouchon, che a fette nella forma a ciambella con il foro al centro.
Sebbene fosse molto diffuso nella corte borbonica in realtà poi si è scoperto che non è nato in Campania.
Ad inventarlo fu invece nel Settecento il re polacco, Stanislao Leszczyllski che visse grandissima parte della vita in esilio in Francia a Luneville. Esistono due versioni dell’episodio che racconta al storia della nascita del babà.
La prima della corte polacca che racconta come il suo maestro pasticcere, Nicolas Stohrer, per consolare il re sfornò una torta leggera che decise di inzuppare nel vino dolce Madeira. Imbevuta del liquido zuccherato e profumata di uva passita, questa sorta di focaccia dolce divenne deliziosa e fu battezzata Alì Babà, in nome del personaggio delle Mille e una notte.
La versione degli eredi del pasticciere Stohrer è invece diversa. Ad inventare il dolce sarebbe stato un loro antenato che immerse nel Malaga la pasta di brioche e poi la farcì con crema pasticcera e il re diede solo il nome al dolce che tutti oggi amiamo.
Come successe che il babà francese di Stohrer approdò nelle corti di tutta Europa?
Perché egli fu chiamato a Versailles quando Maria la figlia del re polacco sposò il re di Francia Luigi XV.
Il pasticciere aprì una bottega nel centro di Parigi, ancora oggi è possibile assaggiare la versione originale del babà lì.
Nelle pasticcerie campane non sappiamo come sia approdato, ma potremmo dire rinasca a Napoli. Forse i cosiddetti monsù, ovvero i cuochi francesi che lavoravano nei palazzi dei ricchi aristocratici napoletani, ripresero il babà come anche il famoso gattò-gateau di patate per presentare cose sofisticate ed esotiche.
Il babà, che oggi potrete gustare nella nostra pasticceria di Roma, è dunque il risultato di una triplice fusione gastronomica tra Polonia, la Francia e la bella Napoli a cui va il merito di averlo alleggerito nelle decorazioni e nello zucchero.
Oggi il babà napoletano è un capolavoro di alta pasticceria che tutti conoscono e amano, elegante e semplice al contempo, aristocratico e popolare come le sue origini.
Pasticceria Max realizza due tipologie di babà tradizionale: quello preparato artigianalmente in vasocottura e conservato sottovuoto così da mantenere tutti i suoi profumi, aromi e umidità dell’impasto come appena sfornato e il mini babà al rum presente sia nella nostra piccola pasticceria che in vasetto soffice e profumato in una confezione da 300gr.
Scoprite quindi i migliori babà napoletani di Roma anche online.
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